Marco Marangon, classe 1962, è il nuovo allenatore inserito nello staff tecnico di Pallacanestro Castelfranco 1952 e ricoprirà il ruolo di primo allenatore dell’Under 16 Gold e dell’Under 13, quest’anno composta dalle annate 2009 e 2010.
Con un passato tra Stefanel Treviso, Hesperia Treviso, Spresiano, Montebelluna e molte altre società del territorio, Coach Marangon mette al servizio di PC1952 quarant’anni di esperienza sul parquet.
INTERVISTA AL COACH
Come ti appariva Pallacanestro Castelfranco 1952 vista dall’esterno?
Negli anni ho avuto il piacere di incontrare spesso le squadre di Castelfranco e sono sempre state di ottimo livello. Questo mi porta a dire che negli anni si sia sviluppata nella città una forte cultura legata alla pallacanestro.
Quale è stato il tuo primo impatto con la Società e gli altri allenatori?
Dalle prime riunioni con loro è emersa subito la volontà di costruire un’organizzazione tale da permettere una crescita a tutti i ragazzi coinvolti nel settore giovanile. Quindi, vorrei mettere a disposizione della Società e dei ragazzi tutta la mia esperienza, la mia voglia di fare e la mia passione per la pallacanestro.
In una società come PC1952 è da sempre importante il rapporto con i ragazzi sia come atleti, ma ancora prima come persone. Tu come vedi questo aspetto?
La mia volontà è quella di trasmettere fin da subito dei principi solidi quali educazione e rispetto. Chiariti questi aspetti, mi concentrerò sullo sviluppo tecnico del gruppo.
Per quanto riguarda i ragazzi dell’under 13 inizialmente mi focalizzerò sugli aspetti basilari del gioco, così da creare delle fondamenta solide su cui costruire e permettere ai ragazzi una rapida evoluzione.
Quanto all’Under 16, parto sicuramente avvantaggiato dall’ottimo lavoro che è stato fatto dagli allenatori che mi hanno preceduto.
Quali sono i tuoi primi obiettivi?
Il mio primo obiettivo è trasmettere delle regole e dei valori solidi su cui basare il mio lavoro, poi inserirò nel percorso di crescita quegli obiettivi tecnici che permettono la crescita personale dei ragazzi finalizzata al miglioramento della squadra.
Io credo fermamente che dagli 11 anni fino ai 18 si crei un percorso formativo continuo e per questo motivo mi metto in gioco per accompagnare i ragazzi nello sviluppo. Cercherò di creare da subito un ottimo clima di collaborazione, anche con i genitori, finalizzato alla crescita degli atleti ancor prima della performance in campo.